IL MIO PUNTO DI VISTA SULLA SALUTE – PER APPROFONDIRE IL DISCORSO…
Sono convinto che – per quanto sia necessario curare le malattie vascolari quanto queste si sono già manifestate – ci vorrebbe molta più cura per la prevenzione. Un check-up precoce può portare enormi vantaggi, sia dal punto di vista cardiovascolare che metabolico. Verso i 40/50 anni è ora di pensare al nostro futuro non solo in termini di quantità della vita che ci rimane da vivere, ma anche della qualità della vita che ci aspetta nel futuro. Secondo le linee guida europee ESC 2016 un controllo cardiovascolare dovrebbe essere effettuato infatti a 40 anni (uomo) e 50 anni (donna), e ripetuto ogni 5 anni.

La vera cura è infatti la prevenzione, che in ambito di rischio cardiovascolare deve essere adottata molti anni prima della cosiddetta “vecchiaia”, proprio per poter intervenire con molti anni di anticipo, addirittura decenni, PRIMA della comparsa delle malattie cardiovascolari, agendo sui fattori di rischio, comportamenti e stili di vita errati, esami ematochimici alterati, e quando necessario correggendo e proteggendo con farmaci idonei l’apparato cardiovascolare.
L’epigenetica è un termine che significa in parole povere riuscire ad indirizzare i nostri geni a “fare del loro meglio” per garantire un ambiente cellulare sano, robusto e predisposto alla salute ed alla longevità. Hai mai sentito parlare di stress ossidativo mitocontriale? E’ un concetto sconosciuto alla maggior parte delle persone, ma molto importante se si parla di salute e longevità.
Un corretto stile di vita, meglio se potenziato da un adeguato livello socio-economico, contribuisce per circa il 40-50% al nostro stato di salute. I fattori genetici (la capacità intrinseca dell’organismo a rimanere sano) contribuiscono per il 20-30%. La parte restante è data dai servizi sanitari e dalla prevenzione secondaria e terziaria ( in pratica l’avere accesso quando necessario alle cure adeguate). Quindi uno stile di vita sano può mitigare significativamente l’impatto di una predisposizione genetica sfavorevole o non ottimale, anche fino al 60%, prolungando la vita di oltre 5 anni*.
L’avanzamento costante delle conoscenze mediche permette inoltre un continuo affinamento delle armi a disposizione del medico, per poter ambire a risultati sempre migliori. Lo scopo è quello di godersi serenamente la “terza età” in salute invece di passare gli anni della vecchiaia da malati.
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- Z. Bian et al.: Genetic predisposition, modifiable lifestyles, and their joint effects on human lifespan: evidence from multiple cohort studies. BMJ Evidence Based Medicine, 24 aprile 2024.